Quando le macchine imparano a sentire, chi decide cosa è umano?
Vedere questo film prima del precedente è un crimine contro l’umanità. A parte questo dettaglio, il lavoro è maestosamente visionario, inquietante e in un certo qualmodo premonitore. Da rivedere direi almeno un altro paio di volte.
Goin’ out of the shell?
Update 12/03/14 – uscito un ora fa dalla maratona GIT, devo dire che, forse anche complice il PESSIMO LAVORO di remastering fatto sul primo, ho nettamente rivalutato questa seconda pellicola. Mentre nell episodio 1 si gioca molto sull’evoluzione un pò giallistica della vicenda, qui si lascia più il posto a domande notoriamente senza risposta: cosa ci distingue dall’inanimato? chi siamo noi per decidere cosa vive e cosa no? possiamo essere sicuri di essere vivi?, impacchettando tutto in una narrazione a tratti marcatamente lisergica. Anche la caratterizzazione dei personaggi mi ha dato l’idea di essere tutto sommato più riuscita: l’accento posto non solo sulla superumanità dei protagonisti cibernetici ma anche sulle loro vulnerabilità e debolezze contribuisce a rendere più solida e interessante la riflessione sul senso della giustizia che serpeggia quasi fin dai titoli di testa. Raffinato, profondo, impressionante e fortunatamente sfuggito alla rimasterizzazione da baraccone. Ottimo e abbondante.