Arduino è la creazione che ha reso famoso nel mondo l’italianissimo Massimo Banzi. Come lo definisce lui stesso è un oggetto che “cerca di stare nelle leggi della semplicità, devi costruire costruire e poi capire”. In pratica la base di partenza per crearsi in casa oggetti che permettono l’interazione uomo-macchina escludendo il requisito di saperne di elettronica: che sia uno strumento elettronico musicale o un quadricottero, l’unico requisito diventa la voglia di fare.
Il sottoscritto nasce nel '77, dall'altra parte del mondo.
Dopo un utilissima laurea in filosofia con tesi sul diritto d'autore in epoca digitale, partorita grazie al supporto di un docente d'italianistica particolarmente illuminato, finisce a lavorare come grafico, programmatore e stampatore clandestino in una piccola azienda di paese, oltre a figurare come collaboratore di LUG locale e pseudo fondatore di una webradio già naufragata.
Il suo vero obiettivo finale resta rompersi talmente tanto le palle di tutto il casino che gli si è creato intorno da essere costretto a tornare nei natii loci e ricominciare faticosamente tutto da capo - e fortunatamente sembra che in questo senso, i tempi stiano subendo una drammatica accelerazione.